Il 28 maggio, Diaverum ha lanciato il K-Camp, un programma di formazione accreditato EACCME, sviluppato in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e realizzato sotto l’egida di d.ACADEMY.
Progettato per promuovere l’eccellenza clinica nell’ambito dell’ecografia Point-of-Care (PoCUS) e dell’accesso vascolare, il programma comprendeva un corso online ed uno residenziale pratico, entrambi finalizzati a un unico obiettivo: fornire a nefrologi e infermieri dell’organizzazione le competenze pratiche necessarie per migliorare l’assistenza in uno degli ambiti più critici della medicina renale. Dopo il successo del lancio del programma di E-learning K-Camp, che ha registrato oltre 1.500 iscrizioni e formato circa 600 tra nefrologi, medici di turno e infermieri della nostra rete globale, la seconda fase dell’iniziativa si è svolta questo mese a Bari, in Italia. Dal 16 al 20 giugno, 12 Nefrologi e Direttori Medici provenienti da 8 Paesi hanno completato una formazione pratica di una settimana, focalizzata su tecniche ecografiche, procedure di accesso vascolare e decision-making clinico in tempo reale. I partecipanti erano:
Questo programma in presenza rappresenta un passo importante nello sviluppo di competenze cliniche avanzate all’interno della rete Diaverum, rafforzando l’impegno verso l’apprendimento continuo e l’eccellenza nella cura renale. Nell’assistenza nefrologica moderna, gli specialisti utilizzano sempre più frequentemente l’ecografia PoCUS, uno strumento di imaging portatile e a letto del paziente che consente ai clinici di effettuare valutazioni ecografiche mirate per confermare un sospetto diagnostico, restringere le ipotesi diagnostiche o guidare una procedura. A differenza dell’ecografia tradizionale, che richiede l’intervento della radiologia, la PoCUS può essere utilizzata direttamente dal medico curante per valutare i livelli di fluidi, la funzione cardiaca o lo stato dell’accesso dialitico del paziente. Questo permette decisioni cliniche più rapide e consapevoli, spesso evitando ritardi o trasferimenti ospedalieri non necessari. Per i pazienti in dialisi, la PoCUS è particolarmente utile per evitare complicazioni come il sovraccarico di fluidi o per diagnosticare con precisione disfunzioni dell’accesso vascolare. Se combinata con tecniche di accesso vascolare avanzate, ossia la creazione e la gestione del “lifeline” dialitico del paziente, la PoCUS favorisce procedure più sicure e un’erogazione del trattamento più uniforme. Questi strumenti sono oggi considerati fondamentali per migliorare gli esiti clinici nella cura renale, e Diaverum sta investendo nella loro diffusione attraverso una formazione mirata. Il Dr. Fernando Macário, GPC Chief Medical Officer, ha dichiarato: “Fornire formazione pratica ai nostri team è fondamentale per trasformare l’innovazione clinica in pratica quotidiana. Il K-Camp su PoCUS, realizzato in collaborazione con l’Università di Bari e il professor Gesualdo, è un chiaro esempio di come stiamo portando avanti il nostro impegno verso l’educazione e l’eccellenza operativa. Investendo nelle competenze che migliorano la gestione dell’accesso vascolare, stiamo rafforzando sicurezza, precisione e rapidità — pienamente allineati con la nostra strategia di portare l’innovazione al cuore dell’assistenza.” Il Dr. Carlos Lucas, Vicepresidente Medico Corporate di M42 Global Patient Care, che ha co-progettato il programma con il corpo docente dell’Università di Bari, ha aggiunto: “K-Camp è nato con un’ambizione chiara: colmare il divario tra conoscenza e impatto clinico. Questo programma fornisce ai nostri clinici strumenti pratici e ad alto valore aggiunto che stanno trasformando l’assistenza ai pazienti. Non si tratta solo di apprendere una tecnica, ma di instaurare una nuova mentalità e un nuovo standard in tutta la rete.” Le conoscenze cliniche apprese dal programma sono già in fase di applicazione nei centri per migliorare gli esiti terapeutici e ridurre le complicazioni. I partecipanti sono stati selezionati per il loro forte coinvolgimento e il potenziale di trasmettere quanto appreso ai medici in loco, sostenendo così l’obiettivo di Diaverum di diffondere la competenza in PoCUS e accesso vascolare su scala globale. Maria Chiara Durio, Amministratrice Delegata di Diaverum Italia, che ha guidato l’iniziativa, ha commentato: “Sono profondamente orgogliosa del nostro team medico, la cui dedizione instancabile ha reso possibile questo programma. La settimana di residenza a Bari è stata dinamica, pratica e incredibilmente stimolante e il livello di interesse generato conferma quanto questa formazione clinica sia rilevante e necessaria per la nostra rete.” Vista l’elevata domanda per le prossime edizioni, sono già in corso i preparativi per ampliare la capacità formativa nel 2026. L’iniziativa sostiene non solo lo sviluppo professionale, ma anche la prontezza operativa di Diaverum in un’area chiave della nefrologia, promuovendo la standardizzazione clinica nei vari mercati. Rafael Romanini, CEO del Gruppo Diaverum, ha concluso: “K-Camp è un esempio concreto di come traduciamo la strategia in azione. Riflette il nostro impegno verso la leadership clinica, la condivisione del sapere e lo sviluppo continuo nella nostra rete, assicurando che la nostra equipe medica sia pronta a garantire i più alti standard di cura, oggi e in futuro.” |