Joanna Bernet, originaria del distretto del Lago Masurian in Polonia, è una paziente in dialisi da 7 anni. Determinata nel portare avanti la sua passione per i viaggi nonostante la sua diagnosi, ha fondato un’agenzia specializzata per permettere alle persone come lei di accedere a cure di alta qualità nella destinazione di viaggio. Questa è la sua storia.
Per me, e per molti altri, vedere nuovi posti e fare nuove esperienze mi permette di ricaricare e rilassare il corpo e la mente. Dal momento in cui inizio a pianificare il mio viaggio, sono felice ed eccitata. E durante il mio viaggio, dimentico quasi la mia malattia, sento gioia e libertà, e la mia autostima cresce. Sono certa che per le persone come me, che hanno una malattia cronica, viaggiare abbia un effetto terapeutico, con un potere curativo tangibile. Torno sempre dai miei viaggi in splendida forma, con migliori risultati del sangue e più energia.
Viaggiare facendo emodialisi
Quando ho iniziato la dialisi 7 anni fa, ho pensato che non sarei stata più in grado di viaggiare. La mia salute fisica e mentale era molto scarsa, e non riuscivo ad immaginare come poter combinare un viaggio con il mio trattamento salva vita. Però, quando il mio dottore mi disse che non era questo il caso, fui subito determinata a viaggiare ancora.
Gli aspetti più sfidanti nel viaggiare per noi che facciamo dialisi possono variare ma, come me, molto pazienti hanno anche altre condizioni che presentano le loro difficoltà. Per esempio, in parte sono disabile, ho bisogno di aiuto in aeroporto, nel caso di bus o treni per l’imbarco, o quando devo fare dei pagamenti in denaro.
Affrontare le sfide del viaggio
La cosa più importante per me è stato l’aver imparato a chiedere aiuto. Non è stato facile, ma è stato essenziali per poter viaggiare, spesso da sola. Durante i miei viaggi, ho realizzato che le altre persone vogliono veramente aiutarmi, e ho scoperto che questo mi rende veramente felice. Il primo step quando organizzo un viaggio è trovare una clinica a destinazione che possa ospitarmi; ovviamente ora, dal momento che gestisco un’ agenzia specializzata nell’organizzare viaggi per pazienti in dialisi, conosco molto luoghi. Scelgo sempre quelli con i migliori standard medici, che possono essere i brand più conosciuti o meno conosciuto, ma provati e testati da o da persone delle quali mi fido.
Una settimana prima del viaggio, mi assicuro che tutte le medicine siano pronte, e stampo una lista di quello che avrò bisogno. Se viaggio da sola in aereo, porto solamente un bagaglio a mano che imbarco, in modo tale da non doverlo portare a bordo. Non porto mai vestiti che necessitano di essere stirati, e utilizzo i servizi di lavanderia a destinazione.
Destinazioni preferite
La mia meta preferita è la Spagna, perché ha dei posti molti belli e vari da visitare. Barcellona è mozzafiato, e amo anche Siviglia, la capitale dell’Andalusia. Malaga, con i suoi incantevoli paesaggi, e le isole come Maiorca e le Canarie, dalla più grande, Tenerife, fino alla più piccola, La Graciosa, sono piene di bellezze e cultura. E’ anche importante per me che tutti questi posti siano accessibili facilmente e non molto costosi.
Quando dò consigli di viaggio, dico sempre ai pazienti di decidere dove andare. Una volta stabilito questo (e la mia agenzia può essere di aiuto), la pianificazione è divertente. I miei consigli sono:
- Viaggia da solo se ti senti a tuo agio nel farlo, ma se puoi, scegli un amico o un parente con il quale ti piace passare del tempo
- Porta con te bagagli piccoli
- Tieni a mente le temperature – evita di andare al sud in estate, perché potrebbe essere molto caldo. Evita di essere troppo assetato e di bere molto.
- Se hai delle disabilità che possono rendere il viaggio impegnativo, chiedi assistenza, ad esempio all’aeroporto, e pianifica questa richiesta di aiuto in anticipo
- Non preoccuparti se non parli la lingua del luogo – ci sono buoni traduttori online, il linguaggio del corpo, e noi siamo qui per aiutarti anche quando sei lontano.
Gestire un’agenzia di viaggi per pazienti dializzati
Probabilmente non avrei mai iniziato questo business se non fossi stata io stessa una paziente in dialisi. Quando ho visitato l’Italia per la prima volta, la clinica dove ho effettuato i miei trattamenti alla ricerca di un referente polacco che potesse promuovere le loro cliniche fra i pazienti polacchi. Ho iniziato a lavorare con loro e presto ho realizzato che le persone volevano viaggiare in altri paesi avrebbero accolto lo stesso servizio.
Ora spesso aiuto i pazienti a decidere dove andare in vacanza, scegliendo la destinazione che meglio risponde ai loro bisogni. Ci prendiamo carico dei pazienti, prenotando i loro trattamenti aiutandoli nella compilazione della documentazione medica. Una volta partiti, offriamo comunque un supporto costante – i pazienti con i quali lavoriamo possono sempre chiamarci per dei consigli. Non si lamentano quasi mai; ricordano felici i momenti passati in vacanza, ciò che hanno visto, il buon cibo.
Non preoccuparti del viaggio
E’ comprensibile che la principale preoccupazione dei nostri clienti è che loro si possano fidare della clinica e dello staff medico a destinazione. Si preoccupano spesso di non saper parlare la lingua, che è il motivo per il quale ci possono chiamare se hanno bisogno di aiuto. E’ anche rassicurante ricordare che le procedure per la dialisi sono molti simili ovunque, e ci affidiamo solamente a cliniche con i più alti standard medici. Le persone spesso sono nervose prima del loro primo viaggio, ma una volta che è fatto, le loro paure scompaiono. Infatti, spesso decidono di tornare regolarmente nello stesso posto. Alcune persone dicono che questa è stata “l’avventura della loro vita”, che gli ha permesso di sognare ancora. Vedo i miei clienti profondamente toccati dalla gentilezza delle persone che incontrano nelle cliniche dove fanno dialisi.